IL BLU NOTTE NELLA SCIENZA
Luce blu contro i batteri super resistenti
La lunghezza d’onda relativa alla luce visibile di colore blu sembra essere in grado di distruggere alcune forme di batteri, soprattutto quelli super resistenti, causa di pericolose infezioni.
Da tempo, forse da millenni, è conosciuta la cura con la luce. Non si erano però ancora studiate e comprese totalmente le funzioni dei singoli colori.
Ora, un team di ricerca del Wisconsin è riuscito a dimostrare la validità dello spettro luminoso di colore blu contro alcuni batteri antibiotico-resistenti. La verifica è stata eseguita sia su tessuti animali che umani.
«La luce blu della lunghezza d’onda di un range di 405-470 nm è battericida e ha il potenziale per contribuire ad arginare la pandemia in corso di MRSA e altre infezioni batteriche.», spiega il prof. Chukuka S. Enwemeka, Preside della Facoltà di Scienze della Salute, Università del Wisconsin, nell’editoriale “Antimicrobial Blue Light: An Emerging Alternative to Antibiotics”.
Il dott. Enwemeka, nel suo articolo, ha voluto mettere in evidenza il numero sempre più crescente di malattie mortali che si sta diffondendo a livello mondiale a causa di batteri come lo Streptococco aureo (MRSA) resistente alla meticillina, lo Propionibacterium acnes, lo Pseudomonas aeruginosa, lo Porphyromonas gingivalis e l’Helicobacter pylori.
Per eseguire lo studio è stato usato il dispositivo conosciuto con il nome di “Dynatron Solaris® 708” (Dynatronics Corp., Salt Lake City, UT) dotato di una sonda che emette luce tra 405 e 470 nm. Tale luce è stata utilizzata per irradiare i batteri.
Recentemente era stato anche scoperto come abbinando il blu di metilene iniettato direttamente nel canale della radice di un dente infettato, insieme alla terapia fotodinamica di colore blu, si potevano distruggere sia i batteri Gram-positivi che Gram-negativi. Ma non solo: si poteva anche interrompere la formazione del biofilm (un’aggregazione di microorganismi) e ridurre il numero di batteri che risiedevano nella zona dentale.
Da tempo, forse da millenni, è conosciuta la cura con la luce. Non si erano però ancora studiate e comprese totalmente le funzioni dei singoli colori.
Ora, un team di ricerca del Wisconsin è riuscito a dimostrare la validità dello spettro luminoso di colore blu contro alcuni batteri antibiotico-resistenti. La verifica è stata eseguita sia su tessuti animali che umani.
«La luce blu della lunghezza d’onda di un range di 405-470 nm è battericida e ha il potenziale per contribuire ad arginare la pandemia in corso di MRSA e altre infezioni batteriche.», spiega il prof. Chukuka S. Enwemeka, Preside della Facoltà di Scienze della Salute, Università del Wisconsin, nell’editoriale “Antimicrobial Blue Light: An Emerging Alternative to Antibiotics”.
Il dott. Enwemeka, nel suo articolo, ha voluto mettere in evidenza il numero sempre più crescente di malattie mortali che si sta diffondendo a livello mondiale a causa di batteri come lo Streptococco aureo (MRSA) resistente alla meticillina, lo Propionibacterium acnes, lo Pseudomonas aeruginosa, lo Porphyromonas gingivalis e l’Helicobacter pylori.
Per eseguire lo studio è stato usato il dispositivo conosciuto con il nome di “Dynatron Solaris® 708” (Dynatronics Corp., Salt Lake City, UT) dotato di una sonda che emette luce tra 405 e 470 nm. Tale luce è stata utilizzata per irradiare i batteri.
Recentemente era stato anche scoperto come abbinando il blu di metilene iniettato direttamente nel canale della radice di un dente infettato, insieme alla terapia fotodinamica di colore blu, si potevano distruggere sia i batteri Gram-positivi che Gram-negativi. Ma non solo: si poteva anche interrompere la formazione del biofilm (un’aggregazione di microorganismi) e ridurre il numero di batteri che risiedevano nella zona dentale.
Il team di ricerca guidato da Raymond J. Lanzafame è anche riuscito a dimostrare come si possa ridurre significativamente la carica batterica nelle ulcere di topi utilizzando collagene associato alla terapia fotodinamica a 455 nanometri.
E’ indubbio che se ulteriori ricerche confermeranno tali studi, la terapia con la luce potrebbe essere usata efficacemente anche negli ospedali come cura priva (o quasi) di effetti collaterali.
Tutti gli studi sono stati pubblicati su Photomedicine and Laser Surgery, una rivista di Mary Ann Liebert, Inc., publishers.
E’ indubbio che se ulteriori ricerche confermeranno tali studi, la terapia con la luce potrebbe essere usata efficacemente anche negli ospedali come cura priva (o quasi) di effetti collaterali.
Tutti gli studi sono stati pubblicati su Photomedicine and Laser Surgery, una rivista di Mary Ann Liebert, Inc., publishers.
BLU MOON
La frase, una volta ogni luna blu, viene colloquialmente usato per suggerire che qualcosa è molto raro. Ma quanto rara, dipende dalla vostra definizione.
La Blue Moon non è in realtà di colore blu.
La Blue Moon non è in realtà di colore blu.
Ci sono 4 stagioni astronomiche in un anno:
spring - Equinozio di marzo a giugno Solstizio,
estate - Solstizio giugno-settembre Equinox,
caduta (autunno) - Settembre Equinox a dicembre Solstizio, e
inverno - Dicembre Solstice a marzo Equinozio.
Quando 1 delle stagioni in un anno ha 4 lune piene, invece delle solite 3, la terza si chiama una luna blu.
Lune di colore blu si verificano raramente, quando le particelle di polvere o fumo nell'aria sono di una dimensione specifica. Tali particelle aiutano a creare una luna di colore blu grazie alla dispersione della luce di quel colore.
Ci sono diversi metodi per calcolare la luna blu:
-Il calendario ecclesiastico, che indica le date dei digiuni e le feste cristiane, utilizza le fasi della Luna per determinare le date esatte per le vacanze, come la Quaresima e la Pasqua.
-Il mese di Quaresima contiene la Luna quaresimale. La prima luna piena di primavera - conosciuta anche come la Luna Pasqua o pasquale Luna - cade una settimana prima di Pasqua. Al fine di garantire che la Quaresima e la Pasqua coincidano con le fasi lunari, il calendario ha definito il 3 ° Luna della stagione come il Blue Moon.
-Poiché ogni Luna piena di un anno normale ha già un nome, per esempio Harvest Moon, la 13° luna piena senza nome in un anno è stata nominata luna blu. In questo modo le lunazioni e calendari sono stati allineati per assicurarsi che le feste e costumi sarebbero coincisi ancora.
spring - Equinozio di marzo a giugno Solstizio,
estate - Solstizio giugno-settembre Equinox,
caduta (autunno) - Settembre Equinox a dicembre Solstizio, e
inverno - Dicembre Solstice a marzo Equinozio.
Quando 1 delle stagioni in un anno ha 4 lune piene, invece delle solite 3, la terza si chiama una luna blu.
Lune di colore blu si verificano raramente, quando le particelle di polvere o fumo nell'aria sono di una dimensione specifica. Tali particelle aiutano a creare una luna di colore blu grazie alla dispersione della luce di quel colore.
Ci sono diversi metodi per calcolare la luna blu:
-Il calendario ecclesiastico, che indica le date dei digiuni e le feste cristiane, utilizza le fasi della Luna per determinare le date esatte per le vacanze, come la Quaresima e la Pasqua.
-Il mese di Quaresima contiene la Luna quaresimale. La prima luna piena di primavera - conosciuta anche come la Luna Pasqua o pasquale Luna - cade una settimana prima di Pasqua. Al fine di garantire che la Quaresima e la Pasqua coincidano con le fasi lunari, il calendario ha definito il 3 ° Luna della stagione come il Blue Moon.
-Poiché ogni Luna piena di un anno normale ha già un nome, per esempio Harvest Moon, la 13° luna piena senza nome in un anno è stata nominata luna blu. In questo modo le lunazioni e calendari sono stati allineati per assicurarsi che le feste e costumi sarebbero coincisi ancora.
NOTTE BLU DELLA RICERCA
L'associazione culturale Caffè-Scienza, il
coordinamento ricercatori dell'Uiversità di Firenze e alcuni
ricercatori dell'area del CNR di Firenze, in occasione della festa
dell'Europa, il 9 maggio 2010, promuovono la "notte blu della ricerca",
una non-stop di 27 ore (il numero dei paesi dell'Unione Europea) sulla
ricerca a Firenze, in Italia ed in Europa.
Dalle 15:00 dell'8 maggio alle 18:00 del 9, alla Casa della Creatività, in Piazza di Santa Maria Maggiore, 1R 50123 Firenze.
La festa si inserisce nel quadro delle manifestazioni della notte blu e si avvale del supporto dell'assessorato all'Università del Comune di Firenze.
Dalle 15:00 dell'8 maggio alle 18:00 del 9, alla Casa della Creatività, in Piazza di Santa Maria Maggiore, 1R 50123 Firenze.
La festa si inserisce nel quadro delle manifestazioni della notte blu e si avvale del supporto dell'assessorato all'Università del Comune di Firenze.
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